Alessandro Manzoni è stato uno dei più grandi e influenti scrittori italiani di tutti i tempi. Nato nel 1785 a Milano, Alessandro Manzoni ha trascorso gran parte della sua infanzia nell'ambiente ricco ed aristocratico del periodo napoleonico. La morte prematura del padre, avvenuta quando Manzoni aveva solo 11 anni, lasciò la famiglia in condizioni economiche difficili.
Durante gli anni giovanili, Manzoni frequentò vari istituti religiosi e scolastici per ricevere un'educazione completa. Fu durante questo periodo che fece le sue prime esperienze creative come poeta. Nel 1810 pubblicò il suo primo romanzo "Adelchi", seguito da altri successivamente fino al celebre "I Promessi Sposi".
Nella seconda metà degli anni '30 Manzoni si mise impegnare attivamente nella vita politica milanese prendendo posizione contro l'oppressione austriaca e facendosi promotore di importantissime manifestazioni civili volte alla promozione dell’unità d’Italia.
Negli ultimi anni della sua vita Alessandro Manzoni si dedicò principalmente alla traduzione del Vecchio Testamento in Italiano nonostante fosse molto malato (ebbe problemi cardiaci e renali). Nel 1873 morì a Milano all'età di 88 anni dimostrandosi ancora una volta un innovatore senza paragonabile nel panorama letterario italiano.
Che rapporto aveva con l'illuminismo italiano ed europeo?
L’illuminismo europeo ed italiano hanno avuto un grande impatto sulla vita e l’opera di Alessandro Manzoni. Il poeta milanese, autore del celebre romanzo “I Promessi Sposi”, è stato tra i principali esponenti dell'Illuminismo Italiano. Le sue opere sono fortemente influenzate dalle idee proposte da questa corrente culturale che cercava di promuovere il pensiero critico attraverso la ragione.
Manzoni ha aderito alla filosofia illuminista attraverso la ricerca della verità, ma anche con l’esaltazione dell'amore per la patria e le tradizioni locali. La sua opera più famosa, I Promessi Sposi, è un esempio degli ideali illuministi messi in pratica: infatti racconta le vicende di due giovani innamorati costretti a separarsi a causa delle ingerenze e prevaricazioni socialmente accettate nella società settecentesca. Grazie al successivo matrimonio tra i due protagonisti viene mostrato come sia possibile superare tutti gli ostacoli grazie all'unione amorosa tra persone diverse per status sociale (ricchi-poveri).
Che cosa lo ispira come scrittore e come poeta?
Alessandro Manzoni è stato un grande poeta e scrittore italiano, considerato il principale esponente del Romanticismo in Italia. Nacque nel 1785 a Milano e trascorse la sua giovinezza tra studi di letteratura, storia e filosofia presso l'università di Pavia. Durante questo periodo fu influenzato dalle opere dei classici greci ed ebbe modo di conoscere poeti tedeschi come Goethe, Schiller e Klopstock.
Il primo lavoro che compose fu "Inni Sacri", pubblicati nel 1818; seguirono successivamente alcune tragedie ispirate alle vicende bibliche ("Adelchi" e "I promessi sposi"). La sua opera più celebre rimane però sicuramente "I Promessi Sposi", pubblicata nel 1840 ed ormai considerata un classico della letteratura italiana.
Manzoni era profondamente devoto alla fede cristiana ed era fortemente ispirato dalla cultura cattolica: nella maggior parte della sua produzione si possono rintracciare elementi religiosi, come ad esempio la figura del prete Don Abbondio oppure le scene che avvengono durante la messa ne I Promessi Sposi. Il tema centrale delle sue opere è sempre quello dell'amore umano vissuto sotto l'influenza divina, dove amore non significava solo sentimentale ma anche amicizia, generosità verso gli altri ecc...
Inoltre Alessandro Manzoni ebbe modo di entrare in contatto con moltissimi artisti contemporanei tra cui il musicista Giuseppe Verdi (autore tra le altre cose dell'"Otello") che lo colpì profondamente tanto da scrivere un sonetto dedicatogli chiamato “Soneto per Giuseppe Verdi”. A tale proposito si può dire che Manzoni abbia saputo fondere sapientemente glocalizzazione artistiche diverse creando così qualcosa di completamente nuovo ed originale rispetto alle fonti d'ispirazione precedentemente menzionate.
In che modo le sue idee politiche hanno influito sulla storia d'Italia?
Manzoni si oppose ai principali movimenti politici del tempo, come l'Illuminismo e la Rivoluzione Francese, che chiedevano maggiore libertà religiosa ed economica. Invece di queste ideologie "libertarie", Manzoni propose un approccio più conservatore basato sul rispetto della religione cattolica e dell'autorità monarchica. Egli credeva che solo attraverso il mantenimento di questi due pilastri sarebbe stato possibile garantire stabilità sociale ed economica in Italia.
Le sue idee ebbero molto successo tra i membri più conservatori del governo italiano ed influenzarono significativamente la politica nazionale durante il periodo post-Napoleonico, con alcuni re instaurando regni assoluti ispirati alle teorie manzoniane. La sua influenza fu particolarmente sentita nello Statuto Albertino del 1848, che conteneva alcuni degli elementi politici proposti da Manzoni anni prima.
Dove si è sposato Alessandro Manzoni e chi era la moglie?
Ma oltre a essere noto per i suoi contributi alla cultura italiana, Alessandro Manzoni ha anche avuto una vita privata interessante. Si è sposato due volte: nel 1818 si sposò con Enrichetta Blondel di Parigi; quindici anni dopo, nel 1833, si risposò con Teresa Borri Stampa di Camandona. Entrambe le mogli erano parte della buona società milanese.
La prima moglie di Manzoni morì durante la loro unione matrimoniale; tuttavia, ha lasciato alcune lettere che rivelano molto sulla relazione tra i due mentre erano insieme. La seconda moglie invece visse molti anni accanto a Manzoni ed era attivamente coinvolta nell'organizzazione della casa e degli impegni sociali del marito.
Insieme hanno avuto tre figli: Carlo (nato nel 1819), Giulia (nata nel 1821) ed Adelaide (nata nel 1830). Alessandro Manzoni morì a Milano il 22 maggio 1873 all'età di 88 anni; Tessera lo accompagnò fino all'ultimo respiro ed organizzando le sue tristissime funzionari.